mercoledì 18 gennaio 2012

Repetita iuvant...

Ho sempre avuto una certa difficoltà, nel lavoro handmade, a ripetere qualcosa che avevo già fatto. Sono così incostante che talvolta mi tedia perfino fare il secondo orecchino dopo aver fatto il primo! Eppure in altri campi sono affascinata dall'iterazione, dalla confortante ripetizione degli stessi gesti e gratificata dagli oggettivi miglioramenti che  il "ripetere" produce. Inoltre la mia formazione mi ha avvicinata con curiosità, interesse e in qualche modo anche "condivisione" a modelli estetici nati proprio per "incitare" alla riproducibilità dell'opera.
Ma l'artigianato è altro; e se per sua natura chiede, per diventare pregevole, un esercizio costante e virtuoso, di quelli che si ottengono solo iterando un processo innumerevoli volte, abbisogna però anche di quell' "aura" che solo l'unicità del pezzo riesce a conferire.
In qualche modo però con queste "COLLANINE", il nome che ho dato alla "serie" diciamo così, ho trovato uan sorta di via di mezzo fra il prodotto ripetibile e quello unico; di "iterato" c'è in qualche modo la tipologia del pezzo - una collana corta simmetrica con un ciondolo centrale in metallo forgiato a mano e una pietra più o meno "importante"  tenuto su da uan catenina con chiusura handmade intervallata a metà da altre pietre - mentre di "unico" c'è il disegno del ciondolo, la sua lavorazione e la qualità di pietre e metallo.
Eccone alcuni esempi:
"COLLANINA VERDE", rame e crisoprasio
"COLLANINA AZZURRA", rame, cristalli e agata azzurro polvere
"COLLANINA PERLA", rame, madreperla e cristalli

1 commento:

  1. La reiterazione porta alla perfezione apollinea, ma la "spontaneità" dionisiaca è una molla potente. A livelli molto più elementari, io non copiavo mai lo stesso tema in bella copia, ma ne facevo un altro. Il tuo lavoro si nutre di entrambe le possibilità.

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